Romea Strata

Romea Strata

La Romea Strata è un antico cammino che da Tallin, la capitale dell’Estonia affacciata sul Mar Baltico, arriva a Roma, attraversando gli stati dell’Europa centro orientale: Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Austria. In Italia i pellegrini entrano valicando le Alpi attraverso il Tarvisio. In Italia ci sono 82 tappe – 1400 km in 7 regioni – che sono il più vasto e vivo sistema di strade di un pellegrinaggio antico ancora oggi percorribile.

Marina e Giorgio sono tra gli “accoglitori di città” di Spilimbergo e per conto del locale Ufficio Turistico mi accompagnano alla scoperta di questa sorprendente cittadina. Giorgio mi fa viaggiare nel tempo dal belvedere rivolto verso Tagliamento, Alpi e fantasmi di eserciti e storie del passato.
Marina mi fa perdere tra i magnifici colori dei mosaici della Scuola Mosaicisti del Friuli – dove finalmente imparo la storia che ha ispirato il Guernica di Picaso! – e la toccante mostra di Uğur Gallenkuş.

Tappa 1 Spilimbergo – San Martino al Tagliamento

Lascio Spilimbergo – un vero gioiello in cui si devono assolutamente visitare la Scuola Mosaicisti del Friuli, la Chiesa dell’Ancona, il Duomo di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di San Giovanni Eremita, il Palazzo Dipinto – e nel pur breve tragitto incontro persone interessanti.
Fonio, padre di Pula, classe ‘75 fa il falegname nel piccolo paese di Cosa. Dove la miglior cosa da fare alle 8 di mattina è bere un bicchiere di vino bianco Tocai!

Silvio vive con la moglie Rosanna nella vecchia stazione dismessa di San Martino al Tagliamento. Quando fu inaugurata nel 1896 il capostazione era il nonno. Poi fu il padre e quando stava per arrivare il suo turno, nel 1967 la linea ferroviaria venne considerata inutile. Dal bosco arrivano due binari in giardino. E scompaiano nuovamente tra gli arbusti. Dice che hanno promesso di farne una ciclabile e Silvio ha conservato le porte originarie della biglietteria e la strumentazione di inizio novecento: se tornasse un traffico da dirigere lui è pronto.

Tappa 2 San Martino al Tagliamento – San Vito al Tagliamento

15 km – senza praticamente dislivello tra paesini della pianura e vigneti – che si coprono in tre ore e mezzo.
E proprio da un vigneto parte la mia tappa: quello della famiglia Pitars. Mauro insieme al fratello conduce l’azienda vitivinicola che dal piccolo paese di San Martino al Tagliamento esporta in tutto il mondo.
Smart Walking si fa Smart Working all’istante e Davide diventa commercial sales 🙂
Chissà che Pitars Wines non possa diventare un cliente dell’azienda per cui lavoro!
Perché sono partito dal vigneto di Mauro? Perché Mauro e la moglie offrono ospitalità ai viandanti, hanno girato il mondo e condividono le loro esperienze. E così a tavola escono fuori aneddoti, viaggi, pensieri e tante connessioni. Ma la vera sorpresa è quando noto l’immagine di Chiara Badano, ragazza da poco beatificata e originaria di Sassello, il paese ligure in cui vado da quando sono nato! Trovarla in una casa del Friuli è davvero un segnale!
La tappa di oggi si conclude a San Vito al Tagliamento: è una piccola gemma con belle sorprese. Che fascino hanno i centri storici pedonali! E poi ho un debole per i portici: camminarci sotto un temporale estivo è malinconico e li rende davvero affascinanti.

Tappa 3 San Vito al Tagliamento – Gruaro
Mi lascio alle spalle San Vito al Tagliamento e attraverso infinite distese di viti entro nel territorio del Comune di Sesto al Reghena.

L’antica Abbazia Santa Maria In Sylvis conserva intatto tutto il fascino di una storia iniziata nel VIII secolo. Fossati e torre di ingresso: per secoli fu un luogo strategico e di dominio. La Basilica è decorata da un ciclo di affreschi della scuola di Giotto e merita una visita.

I Molini di Stalis intercettano il percorso del Lemene e qui finisce il Friuli e inizia il Veneto. Nei campi incontro lavoratori indiani: sono Sikh del Punjab e raccolgono migliaia di zucchine. Alcuni sorridono e si raccontano, altri guardano diffidenti la mia macchina fotografica.
Sono arrivato a Gruaro, chiusura di questa tappa.

“Mi immagino sempre il puntino che si muove sulla mappa quando mi sposto parecchio. Un puntino rosso, che attraversa regioni seguendo interessanti percorsi contorti e accidentati se sono in macchina, segmenti ed eleganti curve dolci in treno, banali linee rette in aereo.”
Saluto il Friuli e la Romea Strata dove ho scoperto l’ennesime meraviglie del Bel Paese. Ho preso il treno da Portogruaro, altra perla italica con un centro storico attraversato da canali e una torre che pende poco meno di quella di Pisa.


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