Cammino di San Vili
Il Cammino di San Vili prende il nome da San Vigilio, patrono di Trento. Secondo la leggenda Vigilio, allora vescovo di Trento, percorse questi sentieri durante la sua opera di evangelizzazione nel IV secolo d. C.
Il Cammino ha due varianti: l’itinerario basso e quello alto. Il primo – che ho percorso insieme a Mirko Sotgiu, giornalista e guida di alta montagna – attraversa i paesi del fondovalle e presenta un dislivello minore, il secondo privilegia il passaggio in zone montane, con un maggiore dislivello. Da entrambi le varianti si incontrano paesaggi naturali meravigliosi dove l’acqua del Sarca incontra la roccia, si attraversano paesi con antiche tradizioni e gustosi prodotti tipici. Siamo infatti nella zona della Strada vino e sapori del Trentino.
Prima tappa da Madonna di Campiglio a S. Antonio di Mavignola
Ritiro la Credenziale del Cammino – il documento che accompagna il viaggiatore e serve per attestare la sua identità, le sue intenzioni e motivazioni – presso gli uffici turistici dell’APT di Madonna di Campiglio.
In un paio d’ore si coprono facilmente i 7,1 km dalla partenza all’arrivo: breve ma con paesaggi mozzafiato e spettacolare vista sulle Dolomiti di Brenta. La brevità di questa prima tappa ci permette un pomeriggio di lavoro dall’incantevole Maso Pin che fa parte dei B&B Qualità in Trentino.
Seconda tappa da S. Antonio di Mavignola a Spiazzo
18,5 km che si percorrono in 5 ore, dovendo affrontare un dislivello positivo di 279 metri.
Una tappa tra i sentieri immersi nei boschi del Parco Adamello Brenta. Ho gustato i sapori del Trentino visitando a Giustino il Consorzio Volontario per la tutela del formaggio dop Spressa delle Giudicarie e ho scoperto la Danza Macabra, celebre affresco dipinto sulla parete della Chiesa di San Vigilio.
Il Bed & Breakfast Sotto al Bosco ci coccola con le sue camere e ci delizia con una super colazione trentina.
Terza tappa da Spiazzo a Saone
161, km in circa 4 ore e mezzo, appena 115 metri di dislivello positivo.
La tappa inizia con una bella merenda dal Salumificio Val Rendena che ci le energie per percorrere le vecchie mulattiere di collegamento tra i paesi delle valli e le piste ciclabili lungo il Parco Fluviale del Sarca.
Ho incontrato gli abitanti del luogo tra cui il più vecchio giornalista del Trentino, Mario Antolini, 102 anni e sopravvissuto all’atomica di Nagasaki. E grazie alla connessione presente a La Lesivèra bed and breakfast sono riuscito a lavorare tutto il pomeriggio da un tavolo all’aria aperta.
Quarta tappa da Saone a Seo
Dopo una colazione da leccarsi i baffi al B&B facciamo una bella salita nel bosco con oltre 500 metri di dislivello, con il sole che fa capolino tra i rami e ci regala un caleidoscopio di colori. Spuntiamo in un balcone sulla valle su cui sorge l’antico borgo di Iron le cui origini risalgono al 1200. Scendiamo in una valle selvaggia con cartelli che ci segnalano la presenza dell’orso.
Torniamo sulla strada per visitare il Castello di Senico con il suo carico di storia.
Bosco Arte Stenico – un percorso di arte contemporanea nel bosco – ci accompagna a fine tappa, nel paese di Seo dove il gatto Ulisse ci accoglie nel Bed and Breakfast La Lanterna
Sono circa 20 km che percorriamo in 6 ore.
Quinta tappa da Seo – Santa Massenza con pernotto a Vezzano
Ormai le colazioni dei B&B Qualità in Trentino con i loro dolci fatti in casa appena sfornati ci viziano!
Le prime luci del mattino arrivano filtrate da un pioggerellino, coda di un temporale notturno, che lascia i prati carichi di rugiada.
Arriviamo ai margini di San Lorenzo Dorsino e Federico Zambanini, terza generazione di panettieri, ci delizia con un panierino carico di specialità tra cui il pane alla ciuga, il salame delle valli Giudicarie.
Tra il villaggio di Moline e Ranzo il sentiero svela la più spettacolare delle viste, la Forra del Limarò. Il sole regala una vista sullo strapiombo sul canyon da far tremare le gambe, non solo per le vertigini. La vista della cengia dalla quale siamo passati, quel lembo di terra e alberi tra due verticalità di montagna, è un’altra emozione forte.
Anche questa tappa è di circa 20 km, 375 metri di dislivello positivo e circa 5 ore di camminata.
Santa Massenza è il paese dei distillatori: Giovanni Poli Santa Massenza ci inebria con le sue grappe la cui produzione ha tradizione centenaria. Ne esco provato!
A Vezzano il B&B La Locanda del Cuore della Famiglia Tonelli è un’accoglienza di una famiglia nell’abbaiare di Balù ma soprattutto nelle note della fisarmonica di Leonardo, figlio di Stefania e Fabio!
Sesta tappa da Santa Massenza ai Laghi di Lamàr con pernotto a Vezzano
Una via sterrata immersa nei prati con a sinistra la montagna della Cima Paganella caratterizza buona parte della tappa.
La discesa nel bosco porta allo spettacolo del Lago di Lamàr, sulle cui acque si specchiano i boschi di faggio e abete e le montagne circostanti.
Le panchine di legno sono le nostre scrivanie per lavorare in questa oasi di pace mentre una coppia si gode il sole settembrino con due calici di vino a bordo lago. Tre ore e mezzo per poco più di 11 km e quasi 600 metri di dislivello.
Per il pernotto torniamo a Vezzano: il B&B Zignon ci accoglie e ci vizia con la gentilezza di Laura, padrona di casa, e del figlio Davide, guida ambientale. La sauna e la piscina esterna notturna sono un toccasana per riprendere le forze in vista dell’ultima tappa.
Settima tappa dai Laghi di Lamàr a Trento
Dal silenzioso incanto mattutino del Lago di Lamar si arriva, dopo una salita impegnativa, alla rumorosa ma spettacolare veduta sulla valle dell’Adige.
Un luogo strategico come testimoniano le opere fortificate del Sorasàss, vie di prima guerra mondiale.
In pochi chilometri scendiamo di oltre 500 metri – le mie ginocchia sono salvate dai bastoncini N&W curve – e arriviamo alla periferia di Trento. Dopo sei giorni di natura si cammina per strade trafficate fino a piazza Duomo, meta finale del Cammino, dove ci aspettano i presidenti della della Strada vino e sapori del Trentino e dei B&B Qualità in Trentino e Trentino TV per un’intervista!
Qui mi viene data la Testimonium del Cammino come riconoscimento per aver percorso tutti i 106 km della variante bassa in 7 giorni. Ultima tappa di 17,2 km, 543 metri di dislivello positivo e quasi 6 ore di cammino.
Pranzo squisito nel Ristorante Al Vò prima di un intenso pomeriggio di call nella quiete del B&B S.Trinità 18 con le sue eleganti suites & rooms nel centro storico di Trento.
A pochi passi la mia libreria preferita: Libreria Viaggeria è un luogo magico dove narrazione, guide, cartine, mappe ti trascinano verso un non luogo di sogni e passi.