B&B Le Piracante
Il fischiettare degli uccellini, il canto del gallo, qualche muggito di mucca o belato di pecora. Cosi ti danno il buongiorno le colline intorno a Caiazzo.
Non amo documentarmi troppo prima di partire, mi piace non avere aspettative e scoprire i luoghi camminandoci sopra e ascoltando i racconti delle persone che incontro. Quindi non sapevo cosa mi sarebbe aspettato in questi giorni poiché non conoscevo la zona dell’Alto Casertano in cui sorge il B&B Le Piracante dal quale scrivo.
B&B Le Piracante è un progetto portato avanti da Rossella e il marito Maurizio, in compagnia di due cani – Dylan e Margot – e due gatte – Alice e Betty. Hanno lasciato la città per trasferirsi a pochi chilometri dal centro storico di Caiazzo, sulle splendide Colline Caiatine e godere di una migliore qualità di vita. Per questo hanno acquistato e ristrutturato una ex fattoria circondata da una campagna vestita di ulivi e campi da fieno, dove la terra è ancora bella e sana.
Qualche mese fa avevo ricevuto un messaggio su instagram. A scriverlo era proprio Rossella, la quale mi metteva al corrente di seguire i miei racconti con piacere. Definiva il mio scrivere non banale, sintetico quanto occorre, e mi riconosceva la capacità di coniugare perfettamente il concetto di smart life.
Mi invitava a programmare un giro nella sua area ospitandomi nel suo B&B e visitare i territori dell’Alta Campania, valle del medio Volturno, Alto Casertano. Territori che non conoscevo e che a suo dire mi avrebbero stupito. Qui ancora non c’è un brand territoriale, non è un luogo turistico e anche grazie a questo, c’è un contesto molto interessante fatto di montagne, colline, laghi, campagna. Inoltre c’è un tessuto di molte piccole aziende agricole che producono prodotti di eccellenza e sono portate avanti da giovani. Aziende che è possibile visitare per vivere una “country experience” gradevole e interessante.
Con Rossella ci dirigiamo senza fretta verso Caiazzo. Da qui una ripida salita si inerpica fino al borgo di Villa Santa Croce. La piazza della chiesa offre un panorama magnifico sulla catena montuosa del Matese; un gatto e un vecchio prendono il sole a debita distanza. Non si parlano, nonostante un targa di marmo ci ricordi che qui la gente si riuniva e parlava eccome: piazzetta delle chiacchiere! Tempi che cambiano.
Ci viene incontro Angelo e ci invita ad entrare. Alle nostre spalle si chiude un vecchio portone di legno e si apre un mondo: il Giardino segreto. Appena solcata la soglia ci saluta una ragazza tedesca: con il compagno e il bambino di tre anni girano l’Italia in bicicletta e si fanno ospitare facendo Woofing.
Pochi passi ed ecco venire incontro i genitori di Angelo: Anna Clara Luigia Signore, che con orgoglio precisa in Mastroianni, 81 anni di cui 61 con il marito Domenico, 85 anni. Si abbracciano e sorridono, stando al gioco delle foto di rito. Anna Clara, presa da un momento di modernità, sfoggia con orgoglio una rosa tatuata sul braccio per i suoi 80 anni! Ma poi torna alla sua vita di sempre, tra galline, orto e cucina.
Angelo ci accompagna sulla cima del Monte Santa Croce, che stamattina ammiravo dal cortile del B&B Le Piracante. Camminiamo tra i resti di una antica fortificazione sannita su cui si impostano le mura dell’abbazia benedettina medievale.
Qualcosa di magnifico, con una veduta spettacolare a 360 gradi: da Capri a Ischia, dalla Valle del Volturno alla catena montuosa del Matese che separa Campania dal Molise. L’anno scorso ero a camminare proprio dal lato molisano: è fantastico scoprire cosa c’è dietro le montagne!
Scendendo passiamo da una piccola radura circondata da alberi di ciliegio in fiore. Qui Angelo saluta e coccola le sue preziose amiche, le api. Sono loro a fornire uno dei prodotti di punta dell’azienda agricola, il miele!
A fine escursione torniamo al Giardino Segreto dove ci attende un sontuoso pranzo, tutto a km zero, frutto di un’ agricoltura naturale, tra cui ortaggi e olive.
Rossella mi conduce alla conoscenza di altre due piccole realtà che hanno scommesso sui prodotti del territorio. La prima è a San Giovanni e Paolo, piccola frazione di Caiazzo.
ALE.P.A. è un’azienda agricola che produce vino e in piccola parte anche olio extravergine di oliva. Paola Riccio ci attende dopo il cancello di ingresso alla tenuta, un luogo molto bello ma allo stesso tempo semplice e autentico. Su richiesta accoglie gli appassionati per percorsi di approfondimento sui vini – derivanti prevalentemente dal vitigno autoctono pallagrello – e sull’approccio agricolo e di cantina. Si possono anche fare altre esperienze del mondo rurale come la cottura nel forno a legna e la preparazioni di pizze con lievito madre. Quello che più mi ha colpito è la mission che riporto integralmente qui sotto:
“ALEPA si rivolge a tutti gli appassionati del buon bere e in generale del buon vivere, amanti del contatto con la natura e consapevoli della qualità degli alimenti e dei metodi di produzione e trasformazione; questi sono spesso consumatori di vini artigianali ottenuti con il minimo intervento in cantina, senza l’ausilio di prodotti enologici e da uve che provengono da agricoltura a basso impatto. In sostanza si rivolge a clienti molto esigenti e che non ricercano nel vino una bevanda standard replicabile ma un’esperienza fatta di sensazioni ma anche di legame con i territori di provenienza e che siano consapevoli che la concezione dell’agricoltura tesa ad avere un basso impatto sull’ambiente è per sua stessa natura meno produttiva e quindi più costosa.”
Poi ci spostiamo verso est, a Piedimonte Matese. L’Azienda Agricola Koinè di Benedetta Cipriano è una piccola realtà a conduzione familiare la cui produzione di olio deriva dall’oliva tonda del Matese. L’olio Koinè ha ottenuto il presidio slow food degli oliveti antichi e per realizzarlo non vengono utilizzati fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici. Benedetta ci delizia con un assaggio della sua produzione.
Svegliarsi a Le Piracante è già un previlegio: suoni naturali, luce del sole che rimbalza sul terreno dando infinite tonalità di verde a prati, alberi e colline. Disseminate come tante macchie colorate le casette ci ricordano che questa era una zona a fortissima tradizione rurale.
Come sempre nell’organizzare ciascun progetto ho la necessità di ricercare luoghi ideali per poter portare avanti anche la parte lavorativa. E così in questi giorni sono ospite in una delle camere del B&B Le Piracante, dalla quale riesco a lavorare in tutta tranquillità con un’ottima connessione Wi-Fi. Peraltro è uno dei presidi di @natworking.eu – la prima rete di spazi dedicati a chi sceglie di lavorare lontano dal caos della città – con i quali ho già collaborato un paio di volte. Con loro condivido l’obiettivo di favorire lo sviluppo locale e il turismo dolce nelle aree extra urbane nonché l’idea che svolgere la propria attività professionale in un ambiente naturale possa portare benefici sia in termini di performance lavorative che di benessere psicofisico. Giornate di Smart Walking e NATworking! E nel momento di NOTworking la valle offre infinite possibilità di camminate. Se non è la perfezione del work life balance poco ci manca!